Torre Colombaia nasce da un impegno politico degli attuali proprietari negli anni ’80 a Roma, con il “collettivo” Paciamoci (blocchi ai missili di Comiso, alla Centrale di Montalto di Castro). Visitando la proprietà dell’attuale azienda a 10 km. da Perugia, ereditata dai nonni di Alfredo, sorse spontanea una domanda: “Perché oltre al nostro impegno ecopacifista a livello politico, non facciamo qualcosa di ecologico a livello pratico, partendo dal salvare questo territorio di dalle zozzerie e dagli inquinamenti, convertendoci e convertendolo all’agricoltura biologica?”. A quel tempo quasi nessuno ancora ne parlava. Fu quindi all’inizio una scelta prevalentemente avventurosa e ideologica. Ma alla base ci fu anche un’intuizione profetica, e anche fortunata, di quella che sarebbe stata nei successivi decenni la tendenza del consumo alimentare in Italia e in Europa verso il biologico, anche a seguito dei continui e ripetuti scandali alimentari. E allora ci rivolgemmo alla neonata AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) che insieme al primo tecnico italiano di agricoltura biologica, Ivo Totti, ci aiutarono, a noi completamente inesperti, a riconvertire questi campi e questi boschi all’ecologico e al biologico, cominciando dall’avena, dal grano tenero, dal trifoglio e dall’erba medica per ripulire il terreno.